domingo, 28 de junio de 2009

DISCORSO CONSULTA PER L’EMIGRAZIONE Ancona (Le Marche-Italia), 5 / 6 DICEMBRE 2003 : Dott. Fernando Pallotti

Saluto ai signori membri del Comitato Esecutivo della Consulta per l’emigrazione, ai signori Consultori e ai signori assistenti.
Potrei iniziare il mio discorso raccontandoVi cos’è l`Argentina, cos’è la Provincia di Santa Fe e tanti altri aspetti che Voi conoscete benissimo. Ma non è questo il momento opportuno.
Vorrei ringraziarVi col cuor in mano, a nome dei cittadini santafesini al Dottore Carlo Ciofi per il governo d`Italia; all’ Ass. Lidio Rocchi per la Giunta Regionale; al Dott. Pietro D’Angelo per il Consiglio Regionale; al Sig. Emilio Berionni per la Consulta per l’Emigrtazione; al Dott. Riccardo Strano; alla Provincia di Macerata, ai Consultori di tutto il mondo e agli amici che ci inviarono la loro solidarietà nel momento della tragedia accaduta nella mia cittá e la sua regione.
Dal 29 aprile 2003, la storia della città di Santa Fe cambiò assolutamente il suo presente e il suo futuro.
Difatti il 29 Aprile è stata la maggior sciagura di cui si abbia memoria dalla fondazione della città (1573 e 1660), che colpì a tanti connazionali e a tutti gli abitanti della regione.
Le acque hanno coperto le case fino a parecchi metri di altezza ed è rimasta per tanti giorni rovinando case, mobili e portando con sé pure delle vite umane.
Dobbiamo considerare che quanto accaduto a Santa Fe, ha sconvolto il ritmo normale della nostra vita cittadina, e la nostra salute fisica e mentale.
Gli aiuti sono arrivati, infatti da ovunque, dopo avere scritto sulla tragedia, a piú di 80 Istituzioni e persone di tutto il mondo, specialmente dalla nostra gente delle Marche.
Le risposte non si sono fatte aspettare, e abbiamo avuto aiuti morale ed economico, che non potremmo mai dimenticare e dai quali siamo graditi per sempre.
Secondo me, la solidarietà non è soltanto un fatto economico, ma è d’amicizia e di affetti sinceri. Ed ecco quello che abbiamo sentito i marchigiani, i nostri discendenti e il popolo tutto di Santa Fe.
Tra questi, non posso dimenticar di raccontarVi qualcosa fatta da una persona della Consulta -della quale non posso dire il suo nome, rispettando il precetto bíblico che dice....”che la tua mano sinistra non sappia quello che fa la destra”.
Lei ha messo a disposizione un`importante quantità di denaro per la Scuola Nº 1 “San Francesco” (che il presidente Berionni e il Consiglire D’Angelo conoscono bene), protetta dalla nostra Associazione Marchigiana dal 1999, per assistere piú di 700 bambini indigenti, che appartengono a diversi quartieri della periferia della cittá di Santa Fe, e che frequentano la Scuola vicina al Convento. Oltre all’insegnamento elementare e medio, li si somministrano la colazione, il pranzo, la merenda e la cena.
In questo posto, la nostra Associazione fissò il suo Centro di Operazioni quando è stata la terribile alluvione. Era commovente vedere i nostri giovani, direttivi e amici, lavorare giorno e notte in questo Centro di rifugiati sollecitando aiuto e ricevendolo; distribuendo e occupandosi dei problemi di salute e orientando i bisogni. Lo stesso avveniva con l’attenzione in altri centri e case particolari.
È giusto anche ricordarVi, che la nostra Associazione costruí e forní nell’anno 1999 al suo costo un’Unitá di Attenzione Odontologica Pediatrica con il nome di “San Giuseppe da Copertino”, specializzato nelle malattie dentarie, e in cui un giovane Odontologo della nostra Istituzione cura in modo gratuito da 4 anni, piú di 600 bambini che frequentano la Scuola.
La ricostruzione di Santa Fe non si avverrá rapidamente.
Tantissima gente è ancora fuori delle loro case, e la mancanza di lavoro peggiora la situazione .
Molte ditte di Santa Fe e la sua Regione, sono rimaste sotto l’acqua durante tanti giorni, perdendo tutto il loro patrimonio.
Per avere una vera dimensione dell’avvenimento, allego una relazione dell’ONU e la CEPAL, che spiegano che le perdite economiche sono di 2.878 milioni di pesos argentini.

Il fatto è un chiaro esempio delle conseguenze delle politiche neoliberali instaurate erroneamente nell’Argentina durante tanti anni.
E con questo è stata la perdita della cultura del lavoro svolto dai nostri antenati, che hanno sudato il sangue per guadagnare il pane, ed educare i loro figli; che era l’ onore del mondo nel passato, ad inizio del secolo XX.
Il neoliberalismo è stato certamente funzionale allo sviluppo e alla globalizazione.
Questo, bisogna della libera, o della più libera che riesca possibile, circolazione di merce e fattori attraverso delle frontiere degli Stati Nazionali e la ideologia che esalta la libertà di mercati; risultò molto adatto per facilitarlo.
Non appena il libero mercato favorì lo schema classico di divisione internazionale del lavoro tra paesi produttori di merci, e paesi manifatturieri. Il neoliberalismo offrì argomenti, per politiche che favorirono l’illuminazione della globalizzazione e la sua complessa forma di divisione internazionale del lavoro.
Vorrei dirVi che chi abbiamo vissuto attivamente la politica Argentina (1958/62), collaborando con l’unico governo che ebbe chiarezza di idee sullo sviluppo di nostro paese e la sua relazione con il mondo. Ricordiamo quella frase che diceva...” petrolio più carni é uguale a acciaio”, má non era da solo una frase, era una política nazionale.
E ugualmente, quello che dicevano i Papi Giovanni XXIII e Paolo VI nelle sue Encicliche “Mater et Magistra” e “Populorum et Progresso” sullo sviluppo dei popoli. Soprattutto quando quest’ultimo sintetizzò: “Lo sviluppo è il nome della pace”
Per ciò, i popoli che si rassegnano a uno sottosviluppo, sono condannati ad essere schiavi della globalizzazione, anche abbiano delle riserve naturali.
L’ Argentina desidera definire la sua strategia di sviluppo ed elaborare un programma consistente per portarlo a termine.
È preciso definire gli scopi e le aree di produzione alle quali il paese assegna priorità, ma che non debe farsi con il criterio di scegliere solamente quelle che hanno domanda mondiale, bensì quelle che il paese bisogna sviluppare -sebbene inizialmente in esse non sia competitivo- per cambiare la sua struttura di produzione e migliorare la performance globale dell’economia. La miglior fonte di competitività, è lo sviluppo.
Un punto importante è proiettare la infrastruttura di servizi, la sociale e lo svolgimento tecnológico. Ed in questo, saranno benvenuti i capitali di rischio, non quelli speculativi.
Oggi l´investimenti, l’educazione, la cultura e la tecnologia debbono essere inclusi nella pianificazione di una nazione per rendere più liberi i suoi cittadini. E per questo, l’Argentina ha una buona base per il suo inserimento nel mondo.
L’Argentina in generale, e la nostra regione Centro in particolare ha, a giudizio nostro, quattro elementi fondamentali: le reserve naturali intatte, una classe mezza – oggi svalutata ma ancora fermo – una nuova classe dirigente che crediamo sappia quello che vuole e, inoltre, una struttura educazionale-científico-teconologica di eccezione, in cui gareggiano l’insegnamento pubblico con quello privato.
Tutto questo, ripeto, fruto di quella grande immigrrazione di eccezione, della fine del XIX secolo fino al 1930.
La percezione della principale spaccatura dell’esperienza del dialogo nord-sud, è quella che ha portato a chi introdussero la temática dello sviluppo nella política argentina, a richiedere l’idea che più di aiuti intenazionali, la soluzione avveniva dalle politiche nazionali che cambiavano la struttura produttiva, perché obiettivamente, possa independizzare la economia e, senza chiuderla, non affondare la crescita solo nel comercio esterno, ma anche nel comercio interno di produzione e di consumo.
Partevano della base che il comercio avrebbe più efficacia, quando si stia nello stadio dello sviluppo. Quello è stato lo sbieco dell’esperienza di svolgimento del periodo 1958/1962.
Quanto esposto sarà pubblicato sul “Picchio Net”, dato il tempo ridotto per fare una esposizione più dettagliata.
Quale é la nostra Petizione?
Non sono venuto a questa Assemblea a chiedere soldi.
Sí sono venuto a chiedere alla mia Regione, alla Regione dei miei antenati un fluido e permanente collegamento tra i settori della cultura, l’educazione, la scienza, la tecnología, l’industria, el commercio; perché possano parlare fra sé allo scopo di disegnare e scambiare esperienze in proffito mutuo e che se possa tradurre nello svolgimento della nostra vasta Regione Centro, e perché nó, dell’Argentina.
Chiedo tutto questo oggi e cui, perché questa Regione è una delle culle dello sviluppo delle piccole e mediane industrie alle quali ho conosciuto, come ai suoi personaggi, dal 1997.
Ma per questo, si deve sorteggiare lo scoglio degli intopi burocratici, che non conoscono né nel paese, né nella Regione Centrale.
Noi riteniamo che abbiamo bisogno di assistenza, non meramente economica, ma di ogni tipo, come per esempio assessoramento per le piccole imprese el i suoi “know how”, avendo conto che a Santa Fe, l` 80 per cento degli stabilimenti sono PYME.
Un’altra possibilità, non l’unica, sarebbe quella di uttilizzare macchine nuove fabbricate; oppure di seconda o terza generazione già sostituite nelle ditte marchigiane.
Le nostre Associazione della Fe.Ma.CeL. sono disposte a lavorare attivamente per raggiungere un miglioramento, sia nell` aspetto morale, quanto, nell´economico e pure nell` e culturale. Ha una rete interessante, e con una piena conoscenza del mezzo.
Se Vi sembra fattibile questa proposta, credo che dovessimo incomiciare le trattative il più presto posibile; giacché una grande parte della nostra popolazione –sebbene precepise un aiuto económico dal Governo- sopravvive, e agogna un lavoro che renda piú degna la sua vita.
Alla fine, nuovamente ringrazio di cuore tutto quello che Voi avete fatto per Santa Fe; e quello che sicuramente farete per questa Regione Centrale della Repubblica Argentina, e di ribadire che le nostre intenzioni sono quelle di ridare il nostro paese, quello scelto tanti anni fa dai nostri marchigiani per formare il loro futuro, la degnità dell` uomo attraverso la cultura del lavoro.
Grazie

Dott. FERNANDO H. PALLOTTI
Consultore Federazione Marchigiana del Centro-Litorale
Republica Argentina (Fe.Ma.CeL.)
http://www.marchesantafe.com.ar/discorsoconsulta.htm





ANCONA (Le Marche-Italia); 5 / 6 Dicembre 2003

INONDAZIONE :
Secondo Cepal e ONU dovranno ubicare 17.000 abitazioni.

Secondo le informazioni le perdite economiche sono di 2.878 millioni di pesos. Il settore produttivo sarà in futuro il più dannegiato dall`inondazione.
Qualche giorno fa, i rappresentanti della Cepal e la O.N.U, presentarono al governatore Carlos Reutemann dell`informazione dettagliata sulle conseguenze provocate dall`inondazione nella provincia nei aspetti sociale,economico e ambientale.
Ricardo Zapata, coordinatore del gruppo di lavoro; Carmelo Angulo, ambasciatore dell`O.N.U e Bernardo Kosacoff, direttore della Cepal, stimarono le perdite totali in 2.878 millioni di pesos circa. Per raggiungere questa cifra, partirono dalla premessa che la provincia di Santa Fe fu colpita da due catastrofi : le inondazioni nelle zone agricole e quella che colpii la città di Santa Fe.
Gli integranti di ambe due organismi misero in risalto l`aiuto che la provincia di Santa Fe ricevè da diversi settori della comunità internazionale.
L`analisi delle perdite del settore abitativo comprende più di 20.000 abitazioni, dalle quali 17.000 hanno bisogno di essere costruite nuovamente perchè sono state severamente dannegiate. Anche sono stati guastati abitazioni pubbliche,specie quelle che attendono alle necessità dei più poveri pure strade ,parchi e zone destinate alla ricreazione pubblica. La perdita stimata in questo settore è di 233 millioni di pesos.
Nel settore dello sport e l`educazione, gli esperti dicono che il danno maggiore è quello sofferto dallo stadio del Colon,stimando le perdite in 12 millioni di pesos. Ma ,il signor Zapata , risaltò che il Ministero della Pubblica Istruzione ha avuto la capacità di risolvere sia i problemi sofferti dagli stabilmenti educativi che restarono sotto l`acqua sia da quelli che hanno dovuto aprire le loro porte per offrire un tetto alle persone che persero le loro abitazioni.
Nel settore della salute pubblica, i più dannegiati furono l`Ospedale dei Bambini “Orlando Alassia”, l`Ospedale per gli Andicapati Motori “Vera Candioti” e 14 centri di salute situati in periferia. I danni sofferti sia nelle strutture degli edifici sia nell`equipaggiamento raggiungono in totale i 12 millioni di pesos.
Nel settore dell`energia elettrica , il costo più alto sarà provocato per la ricostruzione delle reti di bassa tensione,si crede che le perdite in questo caso supereranno il 20 millioni di pesos.
Nell`area del trasporto e le telecomunicazioni i danni sono in tanti ,cioè dei ponti e delle strade rovinati e una grande quantità di automovili che non si potranno più utilizzare.In questo settore i costi si stimano in 482 millioni di pesos.

Il PIÙ PREGIUDICATO

Il settore agricola soffrii grandi guasti, le perdite raggiunsero 2.108 millioni di pesos. Essendo il settore produttivo quello che soffrì di più giacchè vide diminuito l´allevamento del 5 %.A questa situazione si debe aggiungere sia la perdita di una parte della seconda raccolta di soia, che non si è potuta alzare nel momento apropriato, sia pure la perdita di forraggio per alimentare il bestiame, fatto che porterà la disminuzione della produzione di carne e latte nei mesi che restano di quest`anno e negli anni 2004 e 2005.
La perdita diretta è di 491,4 millioni di pesos in quanto a quella indiretta e di 528,2 millioni.
Nel settore industriale e comérciale, le perdite sono stati soprattutto nelle tape di processo e commercializzazione dei prodotti agricoli, aggiungendo a questo le perdite accadute nella produzione e la venta sia delle micro quanto delle grandi impresse industriali e commerciali. La cifra delle perdite dirette è di 81,4 millioni che assieme a quelle indirette fanno 1.089 millioni di pesos.
Gli esperti dicono che si dovrebbe aggiungere il costo provocato dalla ricostruzione delle zone verdi e la pulizia del mezzo ambiente. La cifra finale fa 2.878 millioni di pesos.

STRATEGIE PER IL RICUPERO

Gli esperti dell`O.N.U y della Cepal, spiegarono che il ricupero si dovrá organizzare attorno a quattro aspetti principali:
1- La riduzione del rischio fisico,attraverso la costruzione di un sistema di anticipazione,che includa lo sviluppo di politiche che protegano alla popolazione da queste catastrofi.
2-La ricostruzione di tutto ciò che si è perso sia nell` aspetto materiale quanto in quelli dei servizi sanitari ed educativi.
3-Coordinare le azioni per rispondere alle necessità della popolazione
4-Aumentare la cooperazione e coordinare in modo adeguato le azioni di tutti i settori del governo perchè l`intervenzioni risultino più efficaci.
Fonte di informazione: “El Litoral”, giornale locale.

domingo, 21 de junio de 2009

Convenio entre la FISFE; la Fe.Ma.CeL y el Club de Emprendedores Marchigianos para el Desarrollo Regional.

El 5 de noviembre, en la ciudad de Rosario, la Federación Marchigiana del Centro-Litoral de la República Argentina (Fe.Ma.CeL.) y la Federación Industrial de Santa Fe (FISFE) suscribieron un importante Convenio-Marco.
El mismo fue refrendado por el Presidente y el Secretario de la FISFE -Dr. Carlos Capisano y Carlos Garrera- y por el Presidente de la Fe.Ma. CeL. Dr. Fernando H. Pallotti.
También se encontraban presentes el Coordinador del Club de Empresarios Marchigianos de la Fe.Ma.CeL., Sr. Roberto A. Capriotti , y el Señor E. Moine.
Entre los objetivos del Acuerdo se especifica “entablar una acción coordinada entre la FISFE y la Fe.Ma.CeL.; que permita el intercambio, la difusión y la promoción de actividades conjuntas de intereses comunes, tendientes al conocimiento, acercamiento y promoción y al desarrollo cultural, social y económico y de formación profesional, entre la Región Marche (Italia) y las respectivas jurisdicciones de la FISFE y la Fe.Ma.CeL. y su entidades asociadas.”
De aquí que tanto el Dr. Carlos Capisano como el Dr. Fernando Pallotti, han coincidido en afrontar este desafío, entablando para ello una alianza estratégica -por ser participantes activos en el desarrollo de la Región Centro de la Republica Argentina- acercando a esa importante Región de Italia la cual cuenta en nuestra ciudad, con el primer Consigliere de un Consiglio de italianos en el Exterior.
Tampoco es menor el hecho, de que este Convenio representa el primero de tal naturaleza entre la FISFE y una Federación Italiana, en este caso la marchigiana.
La Región Marche está ubicada entre las siete primeras de Italia, y además cuenta con un extraordinario desarrollo de las pymes y de sus Distritos Industriales, lo que la hace mas atractiva para entablar relaciones con nuestra Región Centro.
Para dimensionar la importancia de este acuerdo vale recordar que la Federación Industrial de Santa Fe (FISFE), es una asociación civil de carácter gremial empresario de primer y segundo grado simultáneamente, fundada el 26 de diciembre de 1979 en la ciudad de Rosario, Provincia de Santa Fe.
La misma agrupa a Cámaras, Centros y Asociaciones, dedicadas a la actividad industrial domiciliadas en la Provincia de Santa Fe.
El número de asociadas (directas e indirectas) llega a mas de 10.000.
Tamaño de las empresas asociadas
Grandes: 12,48%
Medianas y Pequeñas: 87,52%
Ubicación de Plantas Industriales
Rosario - San Martín - Caseros - Belgrano - Constitución - San Lorenzo - Gral. López - Castellanos - Iriondo - Las Colonias - San Cristóbal - San Jerónimo - Vera La Capital - 9 de Julio - General Obligado - San Justo-San Javier
Representatividad
Todo el ámbito provincial
Sectores que Abarca
Siderometalúrgico - Químico - Petroquímica - Frigorífico - Alimenticio - Lácteo Aceitero - Molinero Harinero - Yerbatero - Metalúrgico – Autopartes Automotriz
En cuanto a la Federación Marchigiana del Centro-Litoral de la Republica Argentina (Fe.Ma.CeL.), tiene sede legal en Rosario y fue fundada el 25 de mayo de 1999.
Contiene en su seno a 16 Asociaciones legalmente constituidas, en la mayor concentración de marchigianos del mundo.
Su Presidente, el Dr. Fernando H. Pallotti, ha manifestado su satisfacción por al consecución de este importante Acuerdo-Marco (que se suma a otros), fruto de la compresión por parte de los directivos de la FISFE, por la perspectivas que abre a los empresarios de la Provincia de Santa Fe y porque la FeMaCeL, fiel a sus principios, cumple con uno de sus roles: el de ser la polea transmisora de acercamiento y conocimiento de dos pueblos, el la Región Centro de la Argentina y el marchigiano.
Fuente:
http://www.marchesantafe.com.ar/fisfefemacel.htm

miércoles, 17 de junio de 2009

“Associazione Marchigiana Santa Fe" (Argentina): sempre alla testa.

ANCONA - Convegno per lo Sviluppo Regionale.
Il "Forum per lo Sviluppo della Città di Santa Fe e la Regione" e l' "Associazione Machigiana Santa Fe" -membro della Federazione Marchigiana del Centro-Litorale della Repubblica Argentina (Fe.Ma.CeL.)- hanno sottoscritto un Convegno. Il medesimo è stato controfirmato dal Presidente del Forum, Dr. Carlos A. C. Tomati ed il Consigliere dei Marchigiani all'Estero, Dr. Fernando H. Pallotti. Tra gli obiettivi è specificato "stabilire un'azione coordinata che permetta l'interscambio, la diffusione e la promozione di attività unite da interessi comuni, rivolti allo sviluppo culturale, economico e sociale nelle loro rispettive giurisdizioni."La Regione Marche è situata tra le prime sette dell' Italia, ed inoltre possiede uno straordinario sviluppo delle pymes (piccole e medie imprese) e dei suoi distretti industriali, ciò la rende attraente per iniziare dei rapporti con la nostra Regione Centro.E' così che tanto il Forum quanto l'Associazione Marchigiana Santa Fe hanno accordato con questa sfida stringendo un'alleanza strategica per essere partecipanti attivi allo sviluppo della Regione Centro, come di questa importante Regione dell'Italia che annovera nella nostra città il primo rappresentante di un Consiglio di italiani all'Estero. Fonte: "Senza Bavaglio" (Santa Fe); Giornale "El Litoral" (Santa Fe)
mercoledì 13 aprile 2005, ore 15:32

Dr Fernando Pallotti, blog: IL Presidente Silenzi riceve una delegazione argentina


Incontro nella sede della Provincia con Fernando Héctor Pallotti, neo presidente della Federazione marchigiana del Centro-litorale della Repubblica Argentina.

Macerata - Il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, ha ricevuto – nella sede dell’Ente – al Dott. Fernando Héctor Pallotti, neo presidente della Federazione marchigiana del Centro-Litorale della Repubblica Argentina. L’ospite, accompagnato da altri due rappresentanti della Federazione, è giunto in Italia in questi giorni per partecipare a Jesi al Consiglio dei marchigianiall’estero.

E una visita nel maceratese per lui era d’obbligo: non solo per i buoni rapporti che ha allacciato ormai da tempo con la Provincia, ma anche per gli stretti legami che intercorrono fra il nostro territorio e la popolazione italo-argentina residente oltre Oceano. Peraltro, la famiglia di Fernando Héctor Pallotti è originaria proprio della provincia di Macerata. Il presidente Giulio Silenzi, nel suo saluto di benvenuto, ha messo in evidenza l’importanza di tali relazioni e, auspicandone il progressivo rafforzamento, ha augurato al presidente Pallotti e ai suoi collaboratori un proficuo lavoro in seno al Consiglio dei marchigiani all’estero e alla Federazione argentina del Centro-Litorale che ha sede a Rosario.
M News 0/11/2005

Dr. Fernando Pallotti blog: Dott Pietro D´Angelo “Marchigiano Illustre"



A Santa Fe (Argentina) conferenza sul tema "Protocollo di Kioto ed oportunita di intervento".

- L' “Associazione Marchigiana Santa Fe” ha insignito il Consigliere Dott. Pietro D’Angelo con la Distinzione “Giacomo Leopardi” nel grado di Marchigiano Illustre, per i suoi meriti accademici ed umani







Pietro D'Angelo insignito del premio "Giacomo Leopardi" insieme a Jorge Dolfo, Alejandro Morresi, Dott. Fernando Pallotti e Rómolo Pintiricci


Nel contesto della Pre-Conferenza Continentale dei Marchigiani nel Mondo (Brasile,Venezuela, Uruguay,Cile ed Argentina) svoltasi a Buenos Aires nei giorni 27 e 28 di novembre che ha visto la presenza del Consigliere Regionale dei Verdi Dott. Pietro D'Angelo, componente dell´Esecutivo del Consiglio dei Marchigiani nel Mondo, il Forum per lo Sviluppo di Santa Fe e la Regione l' Associazione Marchigiana Santa Fe in occassione del suo 10° Anniversario e la Federazione Marchigiana del Centro-Litoral di Argentina (Fe.Ma.CeL.), hanno organizzato una conferenza sul tema “Protocollo di Kioto ed opportunita di intervento” .
Nella conferenza svolta a Santa Fe presso la sede del Forum il 30 novembre scorso, D'Angelo ha affrontato diverse tematiche quali:- I cambiamenti climatici: effetto serra.- Le problematiche delle emissioni di gas inquinanti, come l´ossido di carbonio,metano, diossido di azoto.- Contenuti del protocolo di Kioto per limitare le emissione in atmosfera di gas inquinanti.- Opportunità di intervento secondo il protocolo di Kioto.- Misure di abbassamento di anidride carbonico attraverso l´utlizzazione di nuove tecnologie e il utlizzo di fonte energetica rinnovabile.- Misura di abbassamento di anidride carbonico attraverso la forestazione, e il metodo sink. Servatoi di carbonio.- Problematica legata al credito di carbonio.
Al termine della Conferenza, che ha visto una notevole ed interessata partecipazione, è iniziato un dibattito con il pubblico presente al quale è seguita una amichevole conversazione tra il Dott. D’Angelo ed i membri dei movimenti ambientalisti di Santa Fe, con i quali vi sono intenti comuni.
Prima del dibattito l' “Associazione Marchigiana Santa Fe” (Fe.Ma.CeL.) ha insignito il Consigliere D’Angelo con la Distinzione “Giacomo Leopardi” nel grado di Marchigiano Illustre, per i suoi meriti accademici ed umani e per il suo costante lavoro e interesse a favore dei marchigiani all’ estero e dei loro descendenti.
Ricordiamo che il Dott. D’Angelo, insieme il Dott. Pallotti furono tra i promotori del primo accordo tra la Camera di Commercio di Ascoli-Piceno e quella di Rosario e dell'intesa tra la Universitá di Ancona e la Universitá Nazionale del Litoral (Argentina)
Insignito anche l'ex Rettore dell´Università di Santa Fe ed ex Sottosegretario alla Cultura del Governo Argentino, attuale Deputato Nazionale, il Architetto Ugo Storero, d´origine marchigiana.
Il premio è un riconscimento ai cittadini marchigiani che si sono distinti per impegno e inziativa a favore dei marchigiani nel mondo.

G. M venerdì 10 dicembre 2004, ore 08:23

Fernando Pallotti Blog: Mano tesa ai fratelli argentini

Imagen IL Resto del Carlino 14 / 11/ 2004 pag 5

Fernando Pallotti Blog : Dott. Pietro D´Angelo "AD ASCOLI PORTE APERTE ALL'ARGENTINA"

La Camera di Commercio di Ascoli Piceno, sensibile al "Pianeta Argentina" ne riceve un autorevole rappresentante, con lo scopo di rafforzare i legami economici e sociali tra le due realtà.

ASCOLI PICENO - Mercoledì 3 novembre 2004, su richiesta del Consigliere regionale Dott. Pietro D’Angelo, il comm. Enio Gibellieri, Presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, assistito dal dott. Marco Peroni, Segretario Generale dell’Ente e dal dott. Alberto Bertinelli, Componente della Giunta camerale, ha ricevuto il dott. Fernando Pallotti, Vice Presidente dei marchigiani dell’Argentina Centrale (Fe.Ma.CeL.)
Nell’occasione sono state approfondite le opportunità di collaborazione tra le imprese del nostro territorio e la comunità italiana del paese sudamericano.
La Regione Centrale dell’Argentina è un’area economica non inferiore a quella di Buenos Aires: essa partecipa per il 18% al PIL e per un terzo all’esportazione totale del Paese.
Dopo le note e negative vicende economiche degli anni scorsi l’Argentina è in progressiva ripresa.
Il Presidente Gibellieri, il Consigliere D’Angelo e l’illustre ospite, hanno concordato sulla necessità di rafforzare le relazioni tra le due realtà economiche e sociali, valorizzando al massimo gli strumenti informatici e telematici di cui le Camere di Commercio dispongono.
Nella foto: Da sinistra il dott.Pallotti, il comm. Gibellieri, il dott. Pietro D'Angelo, il dott. Peroni
G. M .Giovedì 4 Novembre 2004 14:42

Fernando Pallotti “Blog” SANTA FE': EMERGENZA ALLUVIONE, SERVE AIUTO

L'associazione dei marchigiani di Santa Fè chiede aiuti alla regione e ai cittadini per far fronte allo stato di calamità: le acque del fiume Salado hanno inondato la città.


Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Vicepresidente della Federazione Marchigiana dell’Argentina Fernando H. Pallotti dove si chiede aiuto per la grave situazione che si sta vivendo nella città di Santa Fè.
Compio il doloroso dovere di informare circa la sciagura che ha colpito la cittá di Santa Fe. Difatti, senza voler fare una apologia del disastro, é doveroso riconoscere che é la piú grande catastrofe dall’inizio della storia di cui si abbia conoscenza.In poche ore la cittá di 550.000 abitanti é rimasta sommersa dall’acqua proveniente dal fiume Salado, che ha trascinato per centinaia di chilometri l’inondazione delle terre del Nord. Non solo nei borghi di periferia ma tutta la cittá é sotto metri d´acqua. Centinaia di migliaia sono le persone evacuate e ricoverate nei centri sanitari di fortuna. La gente presa alla sprovvista era rimasta sul tetto in attesa di soccorso. Parecchi sono gli annegati e scomparsi.Adesso attendiamo il calo delle acque e l’arrivo di ogni elemento utile per mitigare l’ angosciante situazione, non vi é acqua, non vi é luce, non vi é da mangiare, né vestiti asciutti. Preghiamo il buon Dio che le malattie non proliferino e la salute possa essere controllata. Gli ospedali sono stati evacuati e la cittá é rimasta isolata poiché i ponti, o sono pericolanti vietati al transito, o sono stati rimossi per far defluire le acque verso il fiume Parana. Ogni aiuto che la Regione voglia inviare, prego di mettersi in contatto con il sottoscritto, o direttamente con la Caritas Diocesana – (3000) Santa Fe (Argentina); o al Convento di San Francesco -San Martín y Amenábar (3000) Santa Fe, (Argentina). Speriamo che il buon senso e la solidarietá di tutti possa venire incontro per la ricostruzione di tanta perdita. Colgo l’occasione per salutare distintamente.
Dr. CPN FERNANDO H. PALLOTTI


Vicepresidente Federación Marchigiana del Centro-Litoral de la República Argentina.
Fuente : G.M Giovedì 8 Maggio 2003

El Blog di Fernando Pallotti :LA FEMACEL PER I MARCHIGIANI IN ARGENTINA

La Fe.Ma.Ce.L., organizzazione che rappresenta il milione di marchigiani che vivono in Argentina, sta tenendo un seminario ad Ancona per la collaborazione con la Regione Marche.

ANCONA - Si sta svolgendo in questi giorni ad Ancona il seminario proposto dalla Fe.Ma.Ce.L., la Federazione Marchigiana del Centro- Litorale della Repubblica Argentina, con l’obiettivo di agevolare le relazioni fra la Regione Marche e la collettività marchigiana in Argentina. Fernando Pallotti e Roberto Capriotti, rispettivamente il vicepresidente e il presidente della Fe.Ma.Ce.L., hanno in tasca diversi progetti da presentare al seminario e proposte nuove per sostenere un paese sconvolto nell’economia e nel territorio.
Il signor Capriotti ricorda che “secondo le statistiche, in Argentina, ci sono circa 1milione e 400mila marchigiani, di questi la metà vive nella zona di Rosario, chiamata anche la capitale dei marchigiani in Argentina.Alcuni settori dell’economia – continua Capriotti – sono in marcia. La regione Marche ha dimostrato una speciale preoccupazione, ha concesso dei contribuiti concreti e per questo le siamo molto grati.
Ma i nostri malanni purtroppo non si curano con un carico di medicinali e con offerte di lavoro per alcuni dei nostri figli. La vera soluzione porta il nome di ‘produzione e lavoro genuino nel proprio paese’.”Continua Fernando Pallotti, esprimendosi con molto ardore e gratitudine nei confronti della Regione la quale ha mostrato la sua solidarietà economica ma anche amicizia e affetto sinceri.“L’associazione - secondo Pallotti - è disposta a lavorare attivamente per raggiungere un miglioramento sia nell’aspetto morale che in quello economico e culturale”.
Propone infine una possibilità, ossia quella di “utilizzare macchine nuove fabbricate o già sostituite dalle ditte marchigiane per incominciare un sostegno profondo per il territorio di Santa Fe, così duramente colpito dalla sciagura del 29 aprile”. Solamente con la conclusione del seminario, prevista per domenica prossima, si potrà conoscere l'esito della discussione e i progetti messi in tavola per una futura collaborazione.
Fuente : G.M Venerdì 5 Dicembre 2003 19:56

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